Saschia scrive post troppo belli per tenerne il passo.
Saschia fa la copy.
Se Saschia avesse comprato la Eos che i suoi genitori le hanno regalato, farebbe anche tante foto in digitale.
Saschia ha due pregi: il secondo è il naso.
Saschia mi dice le cose prima che accadano; l’unica volta che non l’ha fatto è quando le ho chiesto di sposarmi, ma forse -semplicemente- me lo ha tenuto nascosto per delicatezza (lei nega, ma non ne sarò mai sicuro fino in fondo).
Saschia quando condivide la cucina con la mamma urla, anche se sono a 30 centimetri di distanza.
Saschia ha imparato a usare il mac prima di me.
Saschia lavora in un ufficio fichissimo pieno di gadget meravigliosi e inutili che quando ci passi ti chiedi se davvero la gente lavori o sia tutta una messinscena.
Saschia ha cominciato il corso da sommelier da due mesi e i profumi li sente già molto meglio di me (levatevi subito quel sorriso dalla faccia, non è apprezzato).
Saschia dice di non sapere come trattare i diciottenni ma poi loro sembrano considerarla una sorella maggiore e allora capisci che ne sa anche interpretare il ruolo.
Saschia non è diffidente con chi non conosce.
Saschia non ama particolarmente ballare, ma una forza misteriosa si impossessa di lei quando parte Jack Rabbit Slim (balla in coppia con Alessandro, perché in linea teorica io sono alla consolle).
Saschia ha situazioni difficili da vivere ogni giorno da stroncare un cavallo.
Saschia ha un cavallo, che gode di ottima salute.
Saschia crede che io abbia spesso bisogno di essere rassicurato.
Saschia ha spesso ragione. Nel caso che non abbia ragione, è molto probabile che ce l’abbia comunque.
Saschia ha dormito in posti che la maggior parte delle persone che conosco farebbe fatica anche a vedere in foto.
Saschia quando è in vacanza è sempre sul pezzo.
Saschia chiede le indicazioni quando non conosce la strada.
Saschia è un nome strano.
Saschia pensa prima di agire, ma dopo aver agito continua a pensare per settimane.
Saschia subisce periodicamente la mia inventiva che le affibbia nomignoli improbabili.
Saschia crede che il futuro sarà migliore.
Saschia mi ha costretto ad andare in discoteca da solo varie volte nell’autunno di qualche anno fa.
Saschia mi ha tirato fuori quello che forse non sapevo nemmeno di avere.
Saschia adora il Veneto, ma il prosecco di più.
Saschia ha capito che un sacerdote è necessario, mentre uno psicologo lo è molto raramente.
Saschia non si è mai risparmiata nelle amicizie e questo le ha causato tanti dispiaceri.
Saschia sa che risparmiarsi vorrebbe dire essere un’altra persona.
Saschia non conosce la geografia.
Saschia ha fatto un corso di laurea in qualcosa che ha un nome talmente lungo che non lo ricorda neanche più lei (io, al contrario, lo ricordo perfettamente).
Saschia dice che in futuro si sveglierà, accenderà il mac su un tavolo di cristallo e, sorseggiando una mug di caffè, scriverà romanzi.
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