È uno splendido lunedì pomeriggio di Aprile a Milano.
Il sole splende e ha addirittura asciugato due, dico due, lavatrici. Che desiderare di più dalla vita che un bucato asciugato al sole?
Solo una cosa si frappone tra me e il Nirvana. Marcello.
Marcello è il bambino degli iper ricchi del circondario. Gli iper ricchi che hanno una casa a pian terreno, visibile dalla nostra popolarissima terrazza di casa di ringhiera, all'interno di una corte. Silenziosissima. Hanno una casa fighissima, un cane fighissimo, vestiti fighissimi, 3 macchine fighissime (e loro sono in 2). Non si capisce che cosa facciano nella vita visto che sono sempre a leggere il giornale in ciabatte o in completo da tennis, pronti a scattare per un doppio, sempre con le racchette in macchina. Hanno anche due bambini: di una ancora non sappiamo il nome, il secondo è Marcello, un odioso bambino di un'età compresa tra i 2 e i 4 anni. Marcello, se vuole un cosa, urla. Ma non urla, punto. Marcello URLA. Marcello può spaccarti le orecchie, Marcello supera il cortile, i muri, la porta blindata. Marcello supera anche il muro del suono. Bene, in questo splendido lunedì pomeriggio di Aprile a Milano, Marcello sta urlando come un pazzo.
In questo panorama di disperazione, la nostra società con le sue spinte new age di ascolto e dialogo ci viene in soccorso. Se Marcello urla (generalmente perchè non gli viene dato qualcosa che chiede) quale soluzione migliore di organizzare una tavola rotonda, lui, sua sorella e sua mamma? Certo! È 20 minuti che di fronte a questo nano malefico che non smette di urlare ho sentito le seguenti frasi: "Marcello, caro, dimmi cos'hai.", "No, no, birbantello, non si urla", "Marcello, non è bello urlare. Dimmi di quello di cui hai bisogno" e la migliore: "Marcello parlami".
Parlami. Ma come parlami??? Marcello non sa parlare. È un bambino, Santo Cielo, qualcuno può iniziarlo a trattare come un bambino, dargli una manata e farlo smettere di urlare???
Marcello, come here! Un giorno io e te faremo i conti.
S.
lunedì 11 aprile 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento