di corsi non se ne fanno mai abbastanza. soprattutto prima di un matrimonio. e con questo impeto ottimista io e albe ci siamo imbarcati nella difficile arte di comprendere quello che stiamo per fare (manca ancora, ma meglio partire per tempo). forse non lo sapete ma oltre a un corso normale, che vede schierati noi due in attacco e in porta don antonio, io presenzio anche il corso della mia parrocchia, giusto per non farmi mancare nulla.
effettivamente nelle mie giornate sentivo giusto la nostalgia di sentirmi, davanti a 15 coppie, come se:
1) fossi una malata di mente che crede che il 4 settembre si sposerà con un fidanzato immaginario, che per semplificare la vita a tutti ha chiamato alberto - giusto perchè saschia e quintiliano poteva sembrare troppo un frutto dell'immaginazione invece alberto ci può stare perfettamente;
2) stessi lì come una leonessa pronta a zompare al collo di un aspirante marito un po' incerto del passo imminente.
ho giurato già dal primo incontro che il mio fidanzato esiste, aggrappandomi anche a chi poteva testimoniarlo, ma nulla. evidentemente non sono credibile. è vero che non è proprio la cosa più normale del mondo partecipare a un corso prematrimoniale senza (futuro) marito.
prima puntata, prima domanda. prima crisi. "allora decidete insieme quale sia la frase o l'immagine che più rappresenta la vostra unione".
cosa ci rappresenta, chiedo al mio fidanzato immaginario alberto che nessuno può vedere?
silenzio catodico.
e allora eccomi, come una quindicenne, a scrivere messaggi, simulando la coppia 2.0, anzi forse addirittura 3.0, che non ha bisogno di essere fisicamente insieme perchè è unita, anzi linked, dalla tecnologia all'ultimo grido.
oltre che per psicopatica passo anche per maleducata, costretta a spippolare con il cellulare tutto il tempo.
così, tra coppie di conviventi, cani che aspettano in macchina, anelli e date, quasi quasi sto pensando che potrei iniziare a parlare anche con dei testimoni immaginari. oppure il prossimo martedì usare skype.
S
mercoledì 3 febbraio 2010
il fidanzato immaginario
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
volendo skype lo potreste usare anche il 4 settembre. un matrimonio in videoconferenza, quanta poesia!!!
RispondiEliminaSalbe a tutti!e complimenti per l'idea, anzi per quelle degli ultimi sei mesi...a questo punto penso che dovrò iniziare ad usare skype...
RispondiEliminaIl gruppo maschile sezione amici in coro vuole il primo post su questo blog del futuro sposo...seppur conoscendolo potrebbe venire anche a me qualche dubbio che possa esistere :-)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCari amici maschi,
RispondiEliminail fidanzato immaginario emerge dalle nebbie padane per promettere un post come si deve, ma si muove per il momento nell’ombra alla ricerca del tempo necessario…
A
grandi ragazzi! idea geniale!
RispondiEliminaparentesi x saschia: quando si aprivano blog di scrittura creativa (anni che furono), per ottenere un commento di alberto ci voleva praticamente la fine del mondo... sono commosso dal miracolo in corso!!!
ps. albe: ma questo articolo su buzzati quando me lo mandi? ;D
Chi è la fragola e chi il pistacchio?
RispondiEliminagigi ma vuoi sapere tutto subito??? il titolo sarà spiegato a tempo debito!
RispondiElimina