martedì 8 febbraio 2011

Sono spiacente per...

Martedì sera. Errore errore. Lo ammetto. La vita incalza: lezioni, lavori ed ex lavori, spese e antibiotici.
Cene da preparare e pavimenti da lavare. Bagni da pulire e camicie - sempre infinite (ma si moltiplicano durante la notte??) - da stirare. Ma tra tutto un errore madornale. Non mi fraintendete. Nessuna camicia bianca diventata rosa o treni di mutande fantasia trasformati in blu notte. Nessun buco nei muri o per terra (solo uno sul tappetino della cucina, causa ferro da stiro, ma l'episodio di violenza domestica ve lo racconto un'altra volta). Nessuna bici rubata (per ora!) e nessun piatto rotto (solo 2 tazze). L'errore più grande è stato lasciare indietro il blog.
Buffo. Sto tutto il giorno a lezione a cercare di capire come scrivere e la sera l'ultima cosa a cui pensi è farlo. È farvi sentire che abbiamo voglia di raccontarvi tutto quello che ci succede, che faccio sempre 4 piani di scale a piedi, che ho fatto amicizia con il tabaccaio, che i panettieri sono cari accidentati (5 cenci 5 euro...!), che Albe parcheggia la macchina tra un passo carraio e il posto per l'handicappato, che i cenci qui si chiamano chiacchere, che la mia nipoNina (ovvero la mia nipotina NIna) ha ricevuto il battesimo, che le frittelle si chiamano frittelle anche qui, a Milàn.
L'errore più grande è stato lasciare indietro il blog perchè è come se vi avessi impedito di vedere la nostra vita, come se non avessi sfruttato tutte le carte che ho in mano per comunicare con voi.E lo farei anche di mestiere... Ci vediamo a Firenze quando torniamo, certo, ma come poter rendervi l'atmosfera che si respira qui? Come farvi capire che ci mancate e che il sabato mattina facciamo le pulizie con il festival della canzone italiana d'autore, da un disimpegnato Vasco al sano Battisti?
La risposta: scrivere, scrivere, scrivere.
Ci sono tante cose che voglio raccontarvi. Da domani si inizia.
È tardi. Da Milano è tutto. Passo e chiudo, anzi, posto e apro.
A domani.

S.