giovedì 23 maggio 2013

Sogno o son desto?

Roma. Biennale spazio pubblico. Molti interventi, molti contributi. Molte installazione. Luci soffuse, attori che leggono gli abstract. Architetti con occhiali neri, qualcuno azzarda la montatura di legno che va di moda ora. Sciarpina sì, ma di cotone. Scarpe con buco, ma laterale, in modo che non imbarchino acqua.
A Roma fa un caldo pazzesco.

A sorpresa, il primo evento non è dei suddetti architetti, ma di una povera sceneggiatrice che di mestiere inventa storie e di un ingegnere. Pare che i due aprano le porte di casa loro, con cadenza settimanale, ogni giovedì che Dio manda in terra.

Già, già, Casaperta è stato l'intervento di apertura.

Chi si loda s'imbroda, dice il saggio, ma definirlo un successo sarebbe riduttivo. Tutti se ne sono perdutamente innamorati. Non la smettevano di fare domande, volevano leggere tutte le mail che abbiamo mandato fino a ora, sapere di Sky 24, tanto che i responsabili dell'organizzazione hanno dovuto dedicarci altri 15 minuti in coda alla conferenza.

E se vi dicessi che adesso la lista di distribuzione della newsletter conta 287 persone?
Se vi dicessi che qualcuno ci ha chiesto quanti soldi volessimo per esportare il format (al che Albe ha tirato fuori la calcolatrice cercando di capire quale potesse essere una cifra ragionevole) e una giornalista ci ha fissato un appuntamento la prossima settimana per scriverne un articolo?
Se vi dicessi che stiamo prendendo accordi con qualche designer emergenti a Roma, Berlino e Stoccolma per iniziare a fare delle serate gemelle, cross Europe?
Se vi dicessi che un polacco ha chiesto ad Albe un autografo, e a me un cinese due foto, che abbiamo scattato simulando di salire i 96 scalini?
Sì, i cinesi (ce ne erano tre, ma non chiedetemi i nomi perché questo va oltre le mie capacità mnemoniche) hanno trovato esilarante questa cosa di salire quattro piani di scale e pensavano che la facessimo di proposito come divertimento, chiedendo se potessero venire a provare.
No problem, ho detto al cinese, no problem at all. Guarda, in macchina ho ancora la base dell'arco in marmo da 63 kg, ho finito l'acqua e il detersivo per la lavatrice.
Vieni vieni a vedere come ci si diverte.
Se vi dicessi che c'era il responsabile PR dell'Ikea e che ci ha garantito una fornitura di polpette e marmellata svedese fino a chiusura budget?
E se vi dicessi che abbiamo recuperato svariati inviti a cena in terrazze della Capitale che non avevo nemmeno immaginato potessero esistere? E se vi dicessi che in una di queste terrazze, ho incontrato uno che ha insistito perché gli parlassi dei miei progetti e delle mie sceneggiature e si è detto molto interessato a produrle?
Se vi dicessi tutto questo, ci credereste?

Per chi ci ha creduto, ringrazio per la fiducia nelle mie capacità: ve l'ho detto che di mestiere racconto storie.
Per chi non ci ha creduto: siete proprio sicuri che sia tutta un'invenzione?

Per la versione dei fatti ufficiale, vi aspettiamo a casa stasera.