martedì 4 settembre 2012

Controllo annuale della vista

Una cistifellea in meno, molte messe feriali a cui siamo arrivati abbondantemente dopo la metà. La quinta stesura di sceneggiatura da iniziare, il libro da finire.
Il mondo è ancora in ordine. Più o meno. Un ingegnere, 30 anni, una festa a sorpresa.
Gare perse gare vinte. Molti spritz, sempre troppe poche patatine.
Alberto che inizierà a ballare il tango, Saschia che oltre ai suoi 6 nipoti, viene chiamata zia dalla Camomilla dei vicini. Un nipote nuovo, molti nipoti vecchi, una con labbro spaccato.
Nessun bambino (sembra) all’orizzonte ma in compenso molte persone che ce lo domandano.
Molte case viste, alcune soffiate sotto il naso, tante telefonate fatte. Molte visite all’IKEA, una familiarità sorprendente con il planner delle cucine. Sbigottirsi nel prendere nota dei millimetri che separano l’allaccio del gas dal pavimento. Il prosecco non è mai abbastanza.
Alberto e la torta al semolino. Salata non dolce. Saschia e le polpette. Svedesi e non.
Una nuova sommelier in casa, che darà naso da torcere all’esperto. Uno Chateau D’Yquem ’83,
un Tokaji 5 puttonyos, un Pommard sotto chiave nella nostra cantinetta. Molto vetro buttato nella raccolta differenziata, alcune bottiglie con epitaffio solenne.
Camicie che aumentano, maniche troppo corte. Capelli troppo lunghi, praticamente da albanese. Un viaggio in Israele e le ferie che ancora non siamo riusciti a fare. Un nuovo amico palestinese, un frate canadese e un patriarca che ci chiama “Tesori miei”.
Un babbo in meno in terra. Un babbo in più in Cielo.
Un lavoro inventato che dà tante soddisfazioni. Molti matrimoni presenziati, qualche carica importante, Catelani DJ in piscina che supera ogni performance precedente. Tante notti in bianco, qualcuna nera, molte fragola e pistacchio. Nessun giorno di sci, ma la promessa di iscriversi al corso di sci alpinismo del CAI. Molti week end a lavorare, pochi al mare. Molti km, ma questo ormai non ve lo diciamo più, tanto è ordinaria amministrazione.
I lavori finiti a Santa Maria delle Grazie. Alberto - major di Santa Maria delle Grazie - dà il suo addio a Foursquare.
Lavatrici che sciupano vestiti, zucche sempre in forno d’inverno, uva sempre in frigo d’estate.
Un trasloco, chi lascia la casa vecchia per la nuova sa quel che perde ma non sa quel che trova. Noi siamo sicuri che troveremo 4 piani, 96 scalini e zero ascensori. La fenomenologia dell’agente immobiliare medio (nulla di buono).
La soddisfazione di vedere il libro di un amico finito. Quasi come finire il proprio.
Una credenza spaziotemporale e vagamente colonialista che piacerà solo a noi. L’incognita dei nuovi vicini di casa.
Una casa che non si può etichettare.
Un’inaugurazione in una data ancora da definirsi, somewhere over the rainbow (sembrerà anche a voi, dopo 4 piani di scale a piedi) tra settembre e ottobre, alla quale siete tutti invitati.

SE QUALCUNO CI VEDE MALE,
È MEGLIO CHE SI FACCIA UN CONTROLLO!

Annata 2011 | 2012. Vivace, fresca e frizzante, ma con una grande permanenza in bocca, sembra
destinata a durare per sempre. Non pretenziosa, però. Anzi, forse un pochino sì.
Un’annata difficile. Un’annata con piogge, ma anche tanto morbida. Familiare, come i biscotti.
A 2 anni di distanza vi ringraziamo di nuovo.
Sperando che continuerete a essere sempre con noi: ogni 4 di settembre e non solo.