sabato 30 marzo 2013

San Francesco viziava gli uccellini?



I Catelani dal parrucchiere.
Le letture spaziano dal sacro al profano, regalandoci un orizzonte di vedute ampio, a dimostrazione che ci informiamo ci muoviamo con una certa scioltezza tra fonti diverse.
Il tema comunque è quello: come trattare con gli animali?
Capirete anche voi che data la mole di animali domestici che popola la nostra casa, il problema ci riguarda e come..

Ma chi dei due sta leggendo il Foglio e chi Oggi?

Nessuno di voi - a parte i pochissimi, completamente senza peli sulla lingua - avrebbe il coraggio di dire quello che pensa, ovvero che Albe sia quello concentrato sullo spirito francescano e io sui mille modi per non viziare troppo i nostri animali domestici.

Ma non c'è miglior momento delle ore che precedono la Pasqua per ribadire che l'apparenza inganna... 

giovedì 21 marzo 2013

Casaperta 21 marzo


Punti di vista

Giorni complessi, quando scrivere diventa un mestiere e non solo una passione. Quando passi il tempo di fronte alle stesse parole, alla stessa pagina, cambiandola mille volte perché niente ti convince. E mentre questo libro si fa desiderare più del previsto (come le cose più belle), fuori, la vita. Fuori le persone che potrebbero leggerlo, il mio libro, le persone per cui lavoro. Li guardo tutti in faccia come per interrogarli, come per chiedere a loro pareri. A tutti? Solo chi può leggere, ovvio.
A chi potrei essere utile, altrimenti?

Di ritorno dal biciclettaio, che aveva appena dichiarato il decesso della mia bici, dopo averle dato l'ultimo saluto, sento una voce: "mi aiuta Signora ad attraversare la strada?"
Andiamo, penso, nessuno puó chiedere davvero di attraversare la strada. Io l'ho solo visto succedere su Topolino. Mi volto. Vedo un'ombra lunga, fine, che si muove in terra come fosse su una lavagna.
Un bastone. Un cieco.
Lo prendo sottobraccio, viene con me, si fida. Mi riconosce toscana - lo sentirebbe anche un sordo (e detto da un cieco...) - mi chiede se mi piace Renzi, se faccio la sua stessa strada. Non vuole pesare, si sente. Si congeda, ringrazia, si scusa del disturbo.
Disturbo?

C'è una cosa che mi fa sempre impressione della vita, ed è la sua capacità, se ascolti, di rimetterti sempre al tuo posto. Tra l'altro sempre con una certa ironia.

Adesso torno a scrivere.
Buffo, torno a scrivere proprio per un cieco.