mercoledì 30 novembre 2011

Calendario dell'avvento

In un avvento lontano da casa (anche se noi per primi ci interroghiamo più volte su quale sia la nostra), mentre spopolano calendari dell'avvento pagani, come direbbe Albe, con protagonisti i Barbapapà o le Winx, noi abbiamo deciso di crearci il nostro. 25 parole toscane che ci manca sentire tutti i giorni. 25 parole che quando diciamo qui, tutti ci guardano interrogativi.
Ecco quindi il nostro CDA. No, nessun consiglio di amministrazione. Via ragazzi, siamo in clima natalizio: il Calendario dell'Avvento.

È pagano anche il nostro?

Andiamo... Natale è casa. E a casa si parla così.

S.

lunedì 28 novembre 2011

Non sottovalutate mai un tacco

Domenica di compleanni. Domenica di campagna. Chi fa la passeggiata con un bicchiere di spumante in mano, chi vola in elicottero, chi seppellisce opere d'arte, chi dorme e chi piglia pesci. Chi i pesci non li piglia di sicuro, visto che è tutto novembre che non piove e le trote salmonate del fiume artificiale della campagna non hanno avuto certamente vita facile. Chi mangia dolci e chi finisce i fegatini, chi prende le lenticchie, nuovo metodo anti crisi. Infallibile.
Chi cerca tacchi, dispersi per un bosco. E chi cerca trova.
E spesso non ritrova solo un tacco. Ne trova due. E molto, molto di più.
Due parole, uno sguardo. A volte basta dire "mi sei mancata tanto". A volte no, ma è sempre un buon inizio.

Uscire di casa e vedere il profilo delle colline nere nella sera, con un cielo che dal magenta arriva fino al blu notte. Dio per le sfumature deve avere le Caran d'Ache - che la mia mamma mi faceva usare solo per le grandi occasioni.

È notte, in autostrada. Tanta nebbia. È tutta una questione di pudore. La pianura padana si vergogna. Si vergogna e si copre. Un asciugamano di nebbia addosso. Anche con tutte le stelle del mondo accese su di lei, non potrebbe mai essere più bella di casa.

lunedì 21 novembre 2011

Vorrei ringraziare

Lunedì. Il giorno odiato, la pecora nera della settimana, la pietra legata al collo, il giogo millenario. E invece, in netta controtendenza, la mia settimana parte alla grande. Buon lunedì da grande domenica, come dicevano gli antichi. Il trucco c'è e non è nemmeno troppo difficile trovarlo. Quindi urgono i ringraziamenti.

Vorrei ringraziare il lardo, croce e delizia di Albe e della sua (defunta) cistifellea. Il miele insieme alle castagne, come piacevano tanto al mio babbo, capace di finirsi i barattoli da solo. La pasta fatta in mano che cuoce in un minuto e in un secondo ti rende chiaro quanto ti voglia bene chi la prepari per te. Grazie alle 5 bottiglie scolate facilissimamente e alla Signora Mascarello, regina indiscussa del galateo e dell'ospitalità. Grazie ai sommelier francesi e alle idiozie che regalano ogni volta. Grazie a chi non mi fa mai pesare di bere troppo (acqua e non). Grazie all'Eau de camino che rimane dovunque, così posso ancora sentire sul mio golf il profumo della giornata di ieri. Grazie al gatto (ma don't say cat if you don't have in the sac). Grazie ai cardi, alla dietologa che ci ha regalato un pranzo incredibile praticamente a calorie 0. Grazie ai viaggi e ai fotografi. Agli aziendalisti e a chi scopre i tunnel aziendali, dove ancora giacciono dimenticate ossa di sindacalisti.
Grazie al panorama astigiano capace veramente di aprirci gli occhi, il cuore. Grazie a Zonco, Ronco, Tonco e alla volta che ci è preso quasi un Cocconato. Grazie all'abbiocco, ai sigari e a tutte le cose che ora non mi vengono in mente.
Grazie ai Krumiri rotti e a chi piace guidare nella nebbia.

Insomma, grazie agli amici, perché senza di loro saremmo la metà di quello che siamo.

S.

venerdì 18 novembre 2011

Vittime eccellenti/4


Si arriva tardi perchè ci si vuole presentare con una torta. Potrei andare a comprarla ma preferisco fare qualcosa con le mie mani.
Un prosecco spontaneo e brillante come un amico che in piena notte cerca in mutande di catturare un criceto che si nasconde negli anfratti più incredibili della casa.
Un naso un po’ timido, ma al primo assaggio si apre in bocca fine ed elegante, un equilibrio sul filo del rasoio tra acidità e un velo morbido di tannini, gli uni in perenne contrasto sugli altri. Una semplicità pensosa e profonda, come chi ha uno zoo in casa, un bassotto generoso e un padre scoperto a bere il caffè al bar dopo essersi fatto spianare la strada predicando ritardi catastrofici.
Un Recioto di Soave da commozione, dolce come strappare al caso un bacio su una pista d’aeroporto.
E così facciamo notte, notte fonda.

Prosecco “del contadino di Matte” vinificato zona Conegliano – 80 punti
Kellerei Terlan - Montigl Riserva AA DOC Blauburgunder 2008 – 86 punti
Balestri Valda – Recioto di Soave DOCG 2007 – 85 punti

sabato 5 novembre 2011