lunedì 22 agosto 2011

La gente mormora

Per la serie "Sapore di mare", un aneddoto tratto dai 4 giorni di mare che ci siamo fatti. Un aneddoto che mi ha divertito, sconvolto e fatto pensare al segno dei tempi e a come la nostra società meriti, nell'ordine, di decomporsi, distruggersi ed estinguersi.

Forte de Marmi, Versilia. Cammino, come è mia abitudine fare, per la battigia. Generalmente da Fiumetto, dove si trova la mia umile tenda, mi dirigo sempre verso il Forte e il mio punto di ritorno si assesta più o meno tra la Capannina e il Pontile. Proprio in questo lembo di terra, giace il bagno Annetta, bagno mitico, storico, superipermegafashion. Qui la spiaggia non è abbrutita da ombrelloni, i bambini non hanno palette o secchielli normali, ma griffati swaroski, non ci sono sdraio ma divani, cose che noi mortali non potremmo nemmeno sognare. Quasi quasi anche la sabbia non scotta ma viene mantenuta a temperatura costante, in modo da attivare la circolazione plantare.
Qui tutti i marchi più blasonati (e stiamo parlando di robina seria, mica puccipuccibaubau) organizzano i loro eventi vippissimi. Roba da far impallidire il Twiga. (Si dice che il bagno Piero abbia quasi tentanto il suicidio per annegamento).

Insomma, cammina cammina, mi ritrovo davanti al Bagno Annetta e noto che è stata issata una bandiera.
Da sempre le bandiere sottolineano un'appartenenza a qualcosa e anche il B. Annetta osserva questo codice: l'appartenenza al nutrito gregge degli imbecilli.
La bandiera incriminata riporta solo una frase (chiaramente in colori pastello tinta con gli asciugamani): LA GENTE MORMORA.
Fermiamoci un attimo a riflettere (attività rara da queste parti del litorale). Chi sarebbe che mormora? Il volgo? La povera gente che non rientra nella lista ospiti stagionali? I poveri affamati di notorietà, che cercano un modo per intrufolarsi nella festa di fine estate più chiaccherata (indovinate un po' di quale bagno?)? E soprattutto cosa mormora? Mormora di quanto sarebbe bello essere parte di questa umanità bella, magra e abbronzatissima, che si rigira su chaise longue e cuscini anatomici?
Sperando che le persone, anche in Versilia, abbiano di meglio da fare, come rispondere?
Ce lo insegna il mio idolo assoluto. "Mormora, la gente mormora, falla tacere praticando l'allegria".

S.

PS: Consiglio ai proprietari del BA (Bagno Annetta). Non sarebbe stato male, dopo aver fatto fare i teli per asciugarsi le ascelle da Pinko, provare a scrivere i testi del sito, almeno in un italiano comprensibile.

martedì 16 agosto 2011

Yellow is the new black

Albe è un coolhunter. Primo tra tutti ha riscoperto un colore per troppo tempo dimenticato. E mentre qui, in Versilia, al Forte, tutti si vestono di nuances beige e, in alternativa, dell'immortale bianco, pochi metri più in là, noi riscopriamo il giallo. Un colore complesso, difficile da capire. Non per tutti.
Ma con il fisico di Albe, che problemi volete che ci siano?
Il mio intrepido marito non si è accontentato di una maglietta. Integralista, come nel resto, ha deciso di sfruttare tutte le capacità del suo fegato ed è diventato tutto giallo.

Ho sempre sognato di avere un marito come Homer Simpson!

S.

lunedì 15 agosto 2011

Pranzo di Ferragosto


Antipasto
Glucosio anidro

Tris di primi
Cloruro di Sodio
Cloruro di Potassio
Cloruro di Magnesio e Calcio

Secondi
Selezione di Cloruro e Acetato

Dessert
Acido Acetico

S.

PS: Cucina molecolare? Roba da dilettanti!

domenica 14 agosto 2011

Camera 27


Benché la discussione sulle nostre vacanze, K2 o Salento in bici, avesse acceso gli animi di tutti, alla fine la scelta per la nostra luculliana settimana di ferie è caduta sull’immortale Versilia. Ma con un tocco di creatività.
Stanchi delle nostre case, abbiamo optato per una soluzione last minute che ci è costata cara. Ma, si sa, sui viaggi non si risparmia.

Svegli alle ore 2,38 della mattina. Coda di 9 ore. Una concorrenza spietata. Competizione pura. Forse anche qualche morto (anche se non possiamo giurarlo). Tutto vero ma alla fine abbiamo vinto.
E la stanza 27 all’H. Versilia è finalmente nostra.

S.

PS: H non come Hotel, ma come Hospital.

venerdì 5 agosto 2011

La nascita dei miti 1 - l'idraulico

Tutti nella loro vita, almeno una volta, hanno sentito (o fatto) la simpatica battuta dell'idraulico. La riassumo brevemente. "Ah, ah, ah, tu zitto a lavorare e, tèc, tua moglie chiama l'idraulico!". Senza dubbio, una battuta molto edificante.

Ci sono alcune cose di questo mito che non mi sono mai tornate. Punto primo. Assumendo che, come ci dice il mito, la vita sessuale degli idraulici sia molto attiva, viene da chiedersi come mai allora non presidino il loro posto di lavoro e come mai non se ne riesca mai a trovare nemmeno uno. Il mondo, stando all'assunto, dovrebbe esserne pieno.
Punto secondo. Come mail, una volta trovato, ci vogliono dalle 2 alle 3 settimane perchè si decida a venire a risolvere il problema? Cosa fanno nel frattempo, prendono informazioni sulla padrona di casa?

Sono lieta di annunciarvi che ho capito da dove si genera il mito.

Sabato pomeriggio. Io, Albe siamo con M&M (Matte e Marta) alla SME di Susegana (posto codice, andateci tutti). Albe si illumina e trova dei pezzi per aggiustare la lavatrice che, da qualche tempo, perde un po' d'acqua mentre effettua il lavaggio. Una cosina da niente che io, dozzinalmente (come direbbe mio marito), avevo ovviato posizionando in modo strategico un piattino sotto la giuntura del tubo che perdeva.
Albe si esalta e li compra tutti. Arriviamo a casa. Chiaramente, come quando un bambino ha i pezzi nuovi del lego, Albe ci si mette subito ad armeggiare. Parte esaltato, ma vedo che l'entusiasmo scende in picchiata. Dopo 20 minuti siamo al "Basta, non funzionano."
Azzardo un: "Amore, hai rimesso tutto a posto?"
Albe mi guarda, come se lo avessi offeso nel profondo: "Ovvio che sì."

Molto bene.
Due giorni dopo. SMS di Albe "Ho bisogno della camicia bianca. Puoi mandare la lavatrice?"
Io, già vestita da palestra con ipod nelle orecchie e mizuno ai piedi, con solerzia, la mando subito. Prima di partire controllo 5 minuti una cosa su internet. Mi accorgo che è tardi, metto un piede in terra e sento un inconfondibile CIAFF.
Guardo in terra. Un lago. Ma non un lago per dire che c'era un pochina di acqua. No, no, un lago!

Nell'ordine: maledico Alberto, chiamo Alberto per maledirlo e arrivo all'esasperazione quando mi dice: "Dai, tra mezz'ora sono a casa! Risolvo tutto io!"
Tra mezz'ora sei a casa? Tra mezz'ora a casa ci saranno anche i delfini e le cozze sulla parte bassa dei mobili se non ci muoviamo.
Per togliere l'acqua si sono rivelati inutili, nell'ordine: stracci, mocio, spugne e asciugamani. Non restava che una soluzione. La granata e la cassetta. Ho spazzato via l'acqua da casa.

Tirando le fila, dico: mettiamoci nei panni di una povera donna che si trova in una situazione del genere. Secondo voi opterà per:
Istinto A: macchiarsi dell'omicidio del marito
Istinto B: macchiarsi di adulterio con l'idraulico (appena decide di arrivare)
Istinto C: macchiarsi pantaloni, scarpe, tappeti, magliette preferite, cercando di tamponare l'acqua per istinto di sopravvivenza.

Io sono finita nell'istinto C, ma ho ancora molto da imparare...

S.