giovedì 2 settembre 2010

SIAE

Giovedì pomeriggio. Mancano 2 giorni. Saschia dice ai suoi colleghi:
"ragazzi vado un attimo a pagare la SIAE, torno tra poco."

Arrivo a San Casciano (e già ci sarebbe molto da dire sul perché si debba andare a san casciano per una villa in provincia di Firenze). Ufficio SIAE è in cima a un'irta scalinata piena di persone. Ingenua, come al solito, chiedo dove sia l'ufficio della SIAE. "indove c'è la coda, signorina". Bene!
7 persone davanti a me. Praticamente un'eternità. Forse lo fanno apposta per sondare il nerbo e la sicurezza dei futuri sposi. Mi potevano venire tutti i dubbi della terra su Albe, potevo cambiare gusti preferiti di gelato, potevo anche iniziare a inventare quei famosi razzi con cui l'umanità si muoverà in futuro (per info chiedere a Giuliano).

Al banco, vigile come un orso in attesa del suo pranzo, c'è l'unico uomo della terra che riesce ancora a dare del voi a ogni essere vivente che gli capiti davanti. Ci prova anche con un ragazzino di 8 anni che lo guarda perplesso e se ne va.

Sono 2 ore che sono qui. Forse tra poco tocca a me.

Eccomi. Reduce di guerra. Il mio portafoglio soprattutto. Con una certa soddisfazione (magra,magrissima) ho fatto scattare la polemica sui prezzi senza senso che la società italiana acuta estorsione impone.

Dopo Trenitalia, da donna quasi sposata, ho visto la mia futura battaglia.

S.

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