sabato 8 dicembre 2012

8 - Clicca il pomodoro

Benedetto sia Caprotti, in saecula saeculorum.
Ditemi se questo non si può ascrivere tra le cose straordinarie della vita ordinaria. Fai la spesa e qualcun altro fa le buste al posto tuo, le carica in macchina, le scarica dalla macchina, ma soprattutto qualcun altro le issa per i 96 scalini.
Sono stata spietata.
3 casse d'acqua, una di Fanta zero, pelati, conserva di pomodoro, detersivi come se non ci fosse un domani, ammorbidente coccolino da 5 litri in offerta compreso.
Praticamente abbiamo costruito la dispensa di un bunker. Se inizia una carestia o una guerra venite a casa nostra senza indugi.


Avevo messo a tacere la mia coscienza dicendo: vabbé, ma tanto loro hanno il carrellino, a salire fanno in un attimo, non se ne accorgono nemmeno.
La verità è che invece Stanislao se ne è accorto e come. E non c'è carrellino che tenga.

Lungi dalla classe con le mogli dei consoli britannici facevano portare bauli immensi a gracili indiani - come se gli stessero facendo tenere un secondo un foulardino - io mi sento tremendamente a disagio e si vede. La mia mamma lo avrebbe fatto con naturalezza, io invece non riesco.
Stanislao inizia a salire. Sono -5 gradi e lui e sudatissimo.
Sbircio dalla finestra... oh-oh. Ma davvero avevo comprato tutta quella roba? Stimo un 5 viaggi per poter portare tutto su...
Mi inizio a domandare se tutto ciò sia eticamente corretto. D'accordo, lo sto pagando, lui ha accettato, è un accordo, però insomma, non è brutto?
D'altronde le scoperte rivoluzionarie si accompagnano sempre a grandi interrogativi.

Approdo alla decisione: no, via, non sono fatta per queste cose. Deciso di andare ad aiutarlo, di correre per le scale dicendo: lascia a me il coccolino da 5 litri e le 5 scatole di pelati e le tre bottiglie di passata di pomodoro! Mea culpa! Mea culpa! Mea maxima culpa, ma erano in offerta!
Troppo tardi. Chiedo di dare una mano, ma rimangono da portare i dischetti di cotone e due mazzi di spinaci. Il mio gesto è definitivamente travisato.
Stanislao mi odia.

Magari l'interrogativo etico la prossima volta ce lo facciamo prima.


Nessun commento:

Posta un commento